Il tempo della sorpresa ! – Céline Aulit

©Gaëlle Poblome

Dare la vita è innegabilmente dare la morte. Vita e morte sono intimamente legate per ogni essere parlante. L’esperienza analitica ce lo dimostra ogni giorno :  entrambe si scontrano, si confondono, si rispondono in un movimento continuo. La morte all’orizzonte invita il passato nel presente, interrogando le origini.

La predizione genetica modifica questo rapporto al tempo? François Ansermet rivisita i tre tempi logici alla luce della predizione genetica : essa « implica un momento di concludere che incide con il momento di vedere, lasciando in sospeso il tempo per capire » [1] . La predizione, nella sua essenza, schiaccia il tempo della sorpresa per l’effetto di « troppo sapere » [2] che puo’ rivelarsi ingombrante.

Tuttavia, questo tempo per comprendere è necessario per introdurre il dubbio in cio’ che sembra essere già scritto dell’intimo del soggetto, la sua trama fantasmatica, e farne emergere l’esteriorità. L’apertura è ciò che produce la seduta analitica di orientazione lacaniana : « un lasso di tempo […] permette di pensare il fenomeno di attraversamento » [3] e puo’ offrire al soggetto un rapporto differente con il suo inconscio [4]. Grazie all’interpretazione e alla dimensione della sorpresa che le è intrinseca, una discontinuità si introduce nella lettura di questo già scritto, rivelando la dimensione del malinteso che accompagna ogni essere parlante nella sua venuta al mondo.

Philippe Hellebois e Manuel Fernandez Blanco ci introducono alla questione del tempo nella filiazione.

 

Bibliografia

“Nel sogno si trovavano gli intervalli di tempo; tuttavia, il tempo non è mai una cosa indifferente quando si tratta di processi biologici. Domandai quindi, quando l’appendicite fosse comparsa, prima o dopo la scena del lago? La risposta immediata e che risolse subito tutte le difficoltà, fu la seguente: nove mesi dopo. Questo termine è certo caratteristico. La pretesa appendicite aveva così realizzato un fantasma di parto attraverso le modeste possibilità di cui disponeva la paziente, attraverso i dolori e l’emorragia mestruale. Dora conosceva naturalmente la significazione di questo termine e non poteva negare il fatto probabile : lei avrebbe letto, in quel momento, gli articoli del dizionario relativi alla gravidanza e al parto”.

Freud S., « Fragment d’une analyse d’hystérie (Dora) » (1905), Cinq Psychanalyses, Paris, PUF, 1970, p. 76-77

 

Fotografia : ©Gaëlle Poblome

[1] Ansermet F., Prédire l’enfant, Paris, PUF, 2019, p. 25.

[2] Ibid., p. 26.

[3] Miller, J.-A., « Introduction à l’érotique du temps », La Cause freudienne n°56, p. 76.

[4] Ibid.