Una serie « ovarica » – Nicolas Moyson

©Pascale Simonet - https://www.pascale-simonet.be/

«[L]a famiglia ha la sua origine nel malinteso, nel non-incontro, nella delusione, nell’abuso sessuale o nel crimine» [1]. Questa citazione di Jacques-Alain Miller che ho pescato nel bel testo di Pascale Simonet pubblicato in questi giorni nella rubrica Ombilic mi sembra che colga molto bene e nel momento giusto la posta in gioco della serie televisiva che ho appena scoperto e che vorrei condividere con voi. Si tratta della seconda stagione della serie drammatica Top of the lake. La serie, intitolata China Girl, prende le mosse dalla scoperta del cadavere di una giovane donna della quale rapidamente si sa che non solo era incinta al momento del decesso, ma che il bambino che essa portava in grembo era il frutto di una gestazione per altri, circostanza che fa di lei una madre-surrogata.

L’interesse di questa seria poliziesca non risiede, a mio parere, tanto nella dinamica dell’intrigo, sebbene sia palpitante, quanto nel modo in cui l’inchiesta serve da catalizzatore delle sfide soggettive della sua eroina : l’ispettrice Robin Griffin. Dopo una rottura sentimentale dolorosa, quest’ultima affronta la questione della sua femminilità e del suo desiderio di essere madre, facendo nuovamente posto nella sua vita alla figlia avuta diciotto anni prima e data in adozione in seguito alle circostanze particolarmente violente e traumatiche del parto.

Top of the lake : China Girl – che la sua regista Jane Campion paragona « a qualcosa di ovarico (…) che va al di là del femminismo [2] » – spazza via il ritratto di diverse donne alle prese esse stesse con la questione della maternità sia dal punto di vista dell’infertilità e dell’impossibile di cui « volere un bambino » è l’esito, sia attraverso il prisma della devastazione madre-figlia.  D’altronde, la serie interroga ciò che è a fondamento di una famiglia e lo fa restando il più possibile vicino alle sfide contemporanee sollevate dai progressi scientifici in materia di procreazione. Quel che voglio dire è che questa serie, che è notevole, incontra le questioni che sono al cuore del Congresso di Pipol che ci riunirà tra qualche giorno.

Questa antepenultima edizione di Ombilic, come avrete modo di vedere, è un fuoco d’artificio. Si parlerà ancora di serie televisive, ma anche di letteratura attraverso gli eccellenti contributi di Céline Aulit, Caroline Doucet, Marianne Gérard et Pascale Simonet. Dal campo artistico, appena citato, sarete quindi condotti al campo de la clinica con il testo di Patricia Lombardi.

Largo infine al video della settimana! Il Dr Cristofaro de Stefano, ginecologo e primario del servizio di fisiopatologia della riproduzione e della sterilità dell’Ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino ha concesso una intervista allo psicoanalista Dr Alfonso Leo. Delle belle scoperte ci aspettano !

Bibliografia

Tel est le scandale – la mère est une femme. C’est le scandale à quoi le sujet névrosé ne parvient à se faire que dans une analyse”

Miller J.-A., “Mèrefemme”, La cause du désir, n°89, 2015, p. 122. Si tratta di un estratto dalle lezioni del 30 marzo e del 6 aprile 1994, del Corso, Donc, in L’orientazione lacaniana.

 

Fotografia: ©Véronique Servais

 

[1] Miller J.-A., Affaires de famille dans l’inconscient, in La Lettre mensuelle, n°250, Paris, 2006, p. 9.

[2] L’interview della regista Jane Campion concessa al The New York Times in occasione dell’uscita della seconda stagione della sua serie Top of the lake : China Girl, pubblicata il  12 settembre 2017, e disponibile in linea : https://www.nytimes.com/2017/09/12/arts/television/top-of-the-lake-china-girl-jane-campion.html